
Paesaggi mutevoli
abituare uno sguardo dal passato struggente
verso un enfasi gioviale di una fanciulla, poesia dipinta
al calar di ogni stella in riva al mare.
E non consumo nemmeno con gli occhi
la fitta radura di un posto mancato
dove anche le mie spine dal veleno dolciastro
riposano tranquille.
Sentirsi al sicuro in questa culla
dei miei sogni dormienti
una ninnananna odo accarezzare liberamente
il cuor ancor prematuro nello sbocciare
dell’immensa magia che la vita ha in riserbo
per i prossimi sospiri…
Raffaele
Rispondi