
Se solo potessi tornare indietro
diventerei già vedovo, vedovo delle mie emozioni
apolide in una terra di mezzo. Mi turba il riflesso di una gioia sporadica
e vestita delle sue ceneri detratte da un mare silente, impertinente
risulta l’immaginazione di una ricchezza ammutolita venduta nel vento
per tumultuosi sogni di bianco segreto. Tornare con l’animo grezzo
e avvezzo a un angelo straniero che mi tende la mano nonostante la mortalità
che eviti ogni contatto con l’ampiezza uniforme di una gravosa felicità…
Raffaele