
Quel che è stato è stato,
il passato rimodella il mio avere
e disintegra ogni seme che si è depositato
di nascosto nella sua natura materna.
Evitare l’inafferrabile sogno che lega le mie incertezze
e fortifica le mie fragilità che schizzano sul mio vergine pensiero
parole secche nella loro pelle vitrea
non rendendo pubblica la mia malizia, quel fuoco
che scompone il suo calore in un freddo bacio
di una muta canzone…
quel che stato è stato!
riflessione istantanea nell’attesa di una programmatica mia sera ad ascoltare il caos non robotico, per fortuna, del mio pensiero 😀
Dolce serata! 🙂
Raffaele