
Il ticchettio celeste della pioggia di un sogno pensante che mi porta tra le tue braccia, la notte cerco tra le stelle di miele mentre il cuore tesse una melodia che mi faccia innamorare di te, ancora una volta.
Il ticchettio leggero della pioggia, 17.35 immortali secondi nella mia isolata quiete mentre corro incontro all’appartenenza dei nostri corpi fusi in una sola luce.
Il ticchettio irrazionale della pioggia, non credo nella finzioni di rintocchi di campane che sanciscono la fine dei nostri mattutini silenzi.
Sensibili movimenti, dissonanze del nostro domani, colori dell’anima che incoraggiano l’orizzonte ad arrossire di fronte al nostro eterno e marmoreo bacio gentile nella sua assoluta completezza e compostezza,
la fine del tutto…
Raffaele