Ricordo che la notte prima di una partita di calcio non riuscivo o facevo fatica a dormire, pensavo e ripensavo alla partita da affrontare, la mattina mi alzavo prestissimo e controllavo mille volte se avevo messo tutto nel borsone: parastinchi, guanti, accappatoio, scarpe… per la disperazione di mio padre “Sine hai misu tuttu!” e poi presentarmi, il primo e con mezz’ora di anticipo al campo smanioso di giocare la partita di campionato, tanto essendo l’unico portiere della squadra era ovvio che ero titolare…
Ricordo che durante un match sullo 0-0 e sui sviluppi di un calcio d’angolo gridai a gran voce dando indicazione ai miei difensori: “Ocio il 9, ocio il 9” “Occhio al 9, attenzione al 9″ e un avversario che si rivolge a un mio compagno di squadra : ” Ma come parla il vostro portiere”. Laconico il suo commento : ” Eh si a volte non lo capiamo neppure noi!”
Ricordo che un giorno al campo, era pieno inverno faceva davvero freddo negli spogliatoi e poco prima del match rubammo (non si fa) la stufa che stava nella stanza dell’arbitro per poterci riscaldarci prima della partita… 20 ragazzi raccolti intorno a questa fonte di calore… e chi usciva con 5 gradi a giocare… con stu friddhu???