E tu
che entri piano per non far rumore dentro i miei sogni
e mi accarezzi il cuore,
una dirompente emozione.
Vivi
nell’abbraccio di questo mite pensiero che non ti vuole più lasciare.
Prendimi per mano
e insegnami a vedere l’orizzonte poetico della nostra Vita
che rimarrà tutt’uno con questa preghiera
che vola come una colomba verso una consolatoria felicità
di averti qui vicino a me.
Le lacrime
ora sono ornamento per la mia anima
che cerca riparo dentro i tuoi sapienti occhi…
uno sguardo che non vuole abbandonarmi
nel cielo,
mai più…
Auguri, mio angelo…
Raffaele