“Una Vita vissuta a memoria” Sembra essere il titolo di uno struggente film hollywoodiano ma in realtà rappresenta l’interpretazione della mia esistenza.
Riflessione, la mia, nata da un dialogo con mio padre a pranzo.
Ultimamente sto facendo fatica a studiare per un concorso. Sto avendo non poca difficoltà a studiare la parte teorica. Concetti, definizioni ingombranti, attualmente, per la mia memoria…
“Devi capire le cose, il tuo problema è che hai studiato e affrontato la Vita sempre cose se fosse una poesia da recitare” il giorno di Natale aggiungo io.
Trovare un metodo di studio alternativo, soluzione semplice e facile. Potrei provare con qualche mappa concettuale o qualche schema. Non posso fagocitare la mia mente di Legislazione sanitaria, procedure e comprensione del sistema assistenziale senza che essa prenda un pò di respiro…
E con la Vita come la mettiamo? Eh… qui ci vorrebbe un grande filosofo per rispondere e la Psicologia internazionale fa la sua fortuna a capire l’evoluzione della mia mente 😛
Dico solo che mi sono fatto dominare dalla ragione, dai sentimenti imballati, emozioni con una loro data di scadenza, cadute al chiaro di luna senza comprendere la loro poesia. Per ogni cosa ho cercato sempre un significato, nell’invisibile ho cercato un filo che mi muoveva come un burattino in uno spettacolo per bambini… Ho detto poche e rare volte Ti Amo, ho pianto poco per le persone, ho pianto poco di felicità… sono rimasto granitico nella mia vita a memoria senza avere la presunzione di abbandonarmi per cercare nuove vie…
Raffaele