Il tempo ci ha divisi ancor prima di nascere. Ero solo e sono rimasto tale. Ora appartieni ad un altro che culla quel splendore dei tuoi occhi che mi taglia il fiato ad ogni tua foto che presto sbiadirà con quella rabbia che il mio cuore non smette di professare… Mai in tutta la mia giovane Vita ho visto tanta bellezza nel tuo sguardo angelico che accarezza ogni mio sogno. E ne farò un quadro. Cercherò di catturare ogni colore che emani ad ogni battito di ciglia. Cercherò di catturare il sole che mi tiene sveglio il mattino o la sera prima di lasciarti alla realtà e francamente vorrei ancora dedicarti piccole e leggiadre parole ma non posso, non devo per rispetto del destino che ci ha visti prendere due treni diversi, due mondi simili ma distanti nella loro crudeltà… e mi consolerò il mio povero animo nell’osservare quella stella che la sera dolcemente mi rimboccherà il mio pensiero e mi augurerà in sereno riposo anche se non avrò mai la libertà di dissetarmi della tua luce…
Hei! – Gli accarezza dolcemente la sua guancia rossa. – So che Ligabue non ti sta molto a genio ma c’è una frase di una sua poesia che mi colpisce ogni qualvolta che la rileggo e credo sia perfetta per suggellare questo nostro primo incontro… Posso dirtela? – Certo, va bene, farò questo enormeee sacrificio. Mi devi un favore però eh… – Ride.- “Un amore che comincia d’Estate si è persa la Primavera ma non la si vedrà mai pensare all’ Autunno imminente” Il titolo di questo componimento è “Un amore pronto a sudare” che fa da introduzione, spesso nei suoi concerti, alla canzone “Ho perso le parole” che più suscita in me gioia. – E’ bella, sussurra lei, e mi ha fatto molto emozionare se devo essere sincera ma questa nostra storia che sta per nascere sta per sbocciare in pieno inverno… non abbiamo avuto modo di incontrarci prima… a Luglio, Agosto… chessò… il destino ci ha voluti ora… e non in Estate… – Si hai ragione. (Quanto è bella. Non mi stancherò mai di guardarla, neanche se fosse la fine del mondo, neanche se i miei occhi smettessero di vivere, lei è la mia luce in fondo) Ma la mia personale interpretazione a questo verso poetico è che l’Amore conosce solo un’unica stagione: l’Estate appunto. E non importa se fuori e all’esterno dei nostri confini fa freddo e dobbiamo coprirci con strati di pensieri a volte superficiali. Ogni amore, nel corso del suo cammino, inizia sempre dalla stagione in cui la Felicità riscopre la sua essenza. E’ in estate che l’amore diventa quella emozione a cui non possiamo sottrarci. E’ in estate che noi sentiamo l’odore inebriante della nostra pelle aspettando il sorgere di nuovo, intenso ed inesplorato giorno. E’ l’estate in cui inizieremo a camminare mano nella mano sentendoci arrivare alle spalle la freschezza del mare, è in estate in cui contempliamo il cielo privo di nuvole facendo le coccole al chiaro di luna che illuminerà i nostri corpi, tempio dell’eternità. Certo non nascondo che ci potranno essere temporali improvvisi ma le lacrime che cadranno saranno nutrimento per l’arcobaleno che verrà… E’ questo il senso profondo, a mio parere, di questa frase del Liga. Perdonami se sono stato un po’ troppo romantico ma è quello penso contemplando la vertigine dei tuoi occhi e… – all’improvviso lei lo interrompe bruscamente, baciandolo. Il respiro che si blocca come ogni pensiero, un tuffo al cuore… nessuna paura. Il sapore delle sue labbra… ecco che cosa è in fondo l’Amore…