Era un giorno uggioso del mio compleanno. Anima assorta nei suoi dubbi pindarici per il tempo opacizzato e consumato in una buona osteria. E contare scrupolosamente le candeline che non si vogliono accendere e a fuori di soffiarci su mi gira la testa, gira il mondo gira con tutti i suoi avanzi di una cena appena denutrita perchè gli anni sono pochi e il cielo risulta essere lo stesso da trenta anni passati a contare chicchi di grano che ancora pregano lacrime di primavera per continuare a insinuarsi sul palco vittorioso delle mie goliardie. Era un giorno uggioso del mio compleanno. Nascere ogni giorno e capire dal primo vagito che uomo diventerò e se lo sarò, dai principi coriacei, prima di aver capito che fanciulli nel cuore per sempre si resterà. Perchè ho passato troppo tempo a darmi spiegazioni su come compiere i primi passi che ho dimenticato pure come si respirano i sogni di carta abrasiva in una afosa domenica di Agosto…
Mi dispiace leggerti amaro. Ma forse è voglia di guardarsi dentro e di ripartire. Magari invece è proprio questo che aiuta! Un sorriso da Lila e buona notte.
Beh, in effetti, i testi intimistici sono importanti e dico sempre che non è che si deve fare i giullari ma guardare le cose sul serio da dentro e cercando di ascoltare se stessi. Grazie!
Un divenire e reinventarsi ogni giorno
si infatti 🙂 e mettersi sempre in discussione…
Mi dispiace leggerti amaro. Ma forse è voglia di guardarsi dentro e di ripartire. Magari invece è proprio questo che aiuta! Un sorriso da Lila e buona notte.
No è solo il mio nickname che uso nei miei testi un pò così… riflessivi… nulla più 🙂
Beh, in effetti, i testi intimistici sono importanti e dico sempre che non è che si deve fare i giullari ma guardare le cose sul serio da dentro e cercando di ascoltare se stessi. Grazie!