ed ho scoperto tra le carte di questa vita di essere solo una fantomatica illusione che annebbia tutto il contrario di tutto, che percuote il futuro solo per avere una residua rivincita nel passato. Non ho mai tirato troppi secchi d’acqua nel mio mulino e i miei sogni rimangono troppo esposti sul corrosivo vento d’amianto. Un pianto non può cancellare ciò che non ho mai mitigato su questo confine di esilaranti parole confinato. Filo spinato per non evadere da altrui premura, da questa arsura che sradica le radici del mio essere. Un leggero malessere e riprendo vita contrita di amabili canti le cui muse ormai tardano ad assiepare le mie notti…
Amaro