Nessuna ragione, nessuno mi ascolta, “Cazzi miei”, nessuno che mi copre le spalle, una ruga appena nata su questo viso ancora vergine. Ho perso il conto dei miei anni: clandestini in ogni loro latitudine, abitudine nel contare i miei passi nell’ombra di un respiro stroncato da questo freddo ancora in vena di sorrisi amabili e distesi. Chiudo il mondo a metà, lascio aperto uno spazio infantile per le tue labbra… non si sa mai, quel che resta, c’è da fare un pò di pulizia tra i miei pensieri. Non è ancora il tempo di evadere dal mio cuore… mi dicono che non è niente, oggi mi dimentico di me stesso, chi starà meglio? Un bicchiere di vino rosso da riempire…
Raffaele
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