Il Vangelo di questa Domenica ci racconta l’incontro di Gesù con un lebbroso che chiede aiuto a Lui e riceve poi dal Signore la guarigione. Per fortuna la lebbra è una malattia che qui in Europa è debellata, non ci crea preoccupazioni al riguardo anche se ora in questo momento questa malattia sembra aver cambiato nome e impeto. Questo virus, il Covid, crea in noi molta paura ma anche purtroppo forme sempre di più vegete di emarginazione sociale tra i suoi ammalati. Chi prende questo Virus è come se ricevesse lo stesso trattamento di un lebbroso come nei tempi antichi. Solo che a differenza del passato ora ci sono i social che se utilizzati male possono nuocere gravemente alla nostra salute psichica ed emotiva. Quante persone insultate pubblicamente e messa alla gogna per il semplice fatto di aver contratto il Covid come se fosse una maledizione, una dannazione divina. E questo non va bene. Dovremmo fare, metaforicamente, come Gesù nel racconto del Vangelo: andare incontro ai sofferenti, senza lasciarli soli, senza dimenticarli ma semmai proteggerli per non dimenticare che anche nella sofferenza siamo destinati a rimanere fratelli e abitanti amorevoli di questa umanità. Andare incontro a questa sofferenza anche se non riusciremo mai ad accettarlo ma nella sofferenza noi non saremo mai soli, ci sarà sempre il Signore pronto ad abbracciarci e a lenire i nostri dolori. Nella mia vita non ho patito mai grosse e tremende sofferenze di natura psico-fisica ma so che dovrò essere pronto in tutto e per tutto ad accettare il mio destino non smettendo di invocare Dio specie nei miei momenti, anche quelli più tenebrosi. Anche nella sofferenza possiamo scorgere la Luce Divina. Accettare le mie fragilità e non provare odio verso il Creatore quando la mia salute verrà a meno. Ma semmai offrire a Lui ogni mio dolore, ogni mio patimento. La Vita è gioia e felicità certo ma la Vita Eterna la otterremo anche sapendo che le nostre sofferenze non sono una punizione divina per i nostri peccati ma semmai un tappa fondamentale per la nostra redenzione… che il mio e il nostro Cuore non smette mai di cercare il Signore anche nei giorni uggiosi della nostra Vita, prima o poi ne capiremo anche il suo senso e in parte la sofferenza ci aiuta a capire cosa è veramente la nostra Vita…
Raffaele
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