… Scrivimi su un fazzoletto di carta il tuo nome. Dimentichiamoci nel vestiario di questo destino, riposiamoci in questa notte nuda dopo aver sfiorato con le nostre mani questa nebbia rarefatta che ci ha visti così solitari, seduti vicino ad un albero secolare e contemplare la sua saggezza evasa alle pendici di un silenzio autunnale. Scrivimi sulla sabbia il tuo nome e nemmeno questa umana memoria potrà cancellare il nostro passaggio. L’ Amore preclude un fermento, un passaggio ostinato, calibrato e ben articolato intorno a un linguaggio sottile e zuccherato. Squarciamo con una spada quel che resta della nostra affollata solitudine, siamo essenza di thè selvatico, una fragranza di un fiore bagnato che ancora permane, un frutto ancora acerbo che scosta queste ferite dalle sue nuvole per immolarsi in questo piccolo e spoglio raggio di sole.
Raffaele
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