Posacenere di marmo
il respiro del mio cane
una bussola smagnetizzata, una bellezza che lascia il segno
scorcio di un timore, raccolta dolente
va bene lo stesso, cammino nel fango per sentirmi nudo con la terra
luna sfibrata
e le sue stelle appiccate con la saliva
non so mentire a questa notte
perchè cerco un consenso tra le pieghe frizzanti dei tuoi occhi
non è per me colmare le distanze
quando non posso correre all’indietro
e smascherarmi in un olivastro tuo sorriso
il freddo che cerca il sole
pago io questa volta
castelli di sabbia per accogliere questa lacrima salata
cosa vuoi da queste mie parole?
Raffaele