“E’ la Vita, dicono…”

Eusebio Di Francesco è stato, nella giornata di oggi, sollevato dall’incarico da allenatore della Prima Squadra dell’Hellas Verona. Nelle tre partite di inizio stagione ha collezionato tre sconfitte su tre incontri disputi fin ora nel massimo Campionato di calcio italiano: la Serie A.

Eusebio è reduce da tre esoneri di fila: Roma, Sampdoria e nella scorsa stagione Cagliari.

Non so se ha fatto bene ad accettare subito di rimettersi in discussione con la società scaligera, se fossi in lui avrei preso un anno sabbatico per riflettere e meditare magari sperando in una offerta professionale migliore per le sue esigenze. Ma lungi da me da professar consigli a un professionista come lui.

Ma prendo spunto da questa notizia per riflettere su un punto focale: Come si reagisce ad una serie di insuccessi in ambito professionale, sociale, nella Fede o in Amore?

Dove si trova la forza ogni volta per ricominciare con l’entusiasmo di un bambino dimenticando il passato e ricominciando da zero, cercando di non ricommettere più gli errori di un tempo e mai, MAI mettersi alla gogna per una sconfitta?

Ci vuole coraggio ogni volta per intraprendere una nuova sfida dopo una rovinosa caduta, dopo essersi fatto davvero male nell’anima, dopo aver vissuto nel buio della propria stanza a contemplare i tempi migliore. Nel caso del mister quando allenava il Sassuolo dove è stato artefice di un autentico miracolo sportivo portando i neroverdi dalla C2 alla Serie A.

Non giudico Di Francesco. Anzi lo ammiro. Per come sono fatto avrei subito mollato e desistito dal rimettermi di nuovo in discussione. Ha avuto forza e temperamento nell’accettare subito la proposta dell’Hellas. Ha fallito ma almeno ci ha provato. Non è un perdente per il semplice fatto che non ha cercato alibi e scuse quando non riusciva a esprimere più la sua gioia di allenare.

Trovare nuovi colori, strapparli dall’arcobaleno e ridisegnare il cielo ricolmo di nuvole e da sognatori puri.

Anche il mitico Mourinho prima di approdare alla Roma veniva da non fortunate esperienze in terra inglese.

Forse Eusebio non ha trovato anche un pizzico di fortuna perchè ormai l’allenatore viene giudicato subito sin dai primi risultati. Non c’è più tempo per aspettare e per modellare la squadra in base al proprio credo calcistico.

Non c’è più tempo per coltivare e aspettare la semina.

Ti ammiro Eusebio,

buona Vita Mister!

Raffaele

(Immagine tratta dal web)

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mi chiamo Raffaele,

in arte Amaro

Benvenuti nel mio piccolo Spazio dove il mio Pensiero spera di portarvi frutto come questa Primavera che sta per arrivare.

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