Mi ricordo quando sono nato
povero, tra i rovereti e le angustie colline del mio paese,
tra il suono delle cicale e il vento di scirocco,
tra le terra rossa che colora i nostri cuori
e la fame di un cielo appena assaporato,
un orizzonte che rievoca la mia innocenza
e le mani screpolate dopo aver lavato
in maniera ostinata la mia anima che giace
polverosa tra le rovine evocate di altrui memoria.
Raffaele