Fanculo.
Almeno in questo giorno vorrei essere felice,
togliermi di dosso quel velo di malinconia che tinge la mia anima da trentatrè anni a questa parte.
Voglio pisciare fuori dalla tazza, mettermi una maglia orrenda, scrivere una poesia priva di parole, dire a quella ragazza che non mi hai cagato “Cazzo, cosa ti sei persa!”, chiedere scusa ai miei genitori perchè in questo anno gli ho fatto soffrire un bel pò, ringraziare i miei ragazzi dell’oratorio per la bellezza della loro gioventù.
Voglio, ancora, guardarmi allo specchio e vedermi figo. Assaggiare le mie lacrime e il sangue versato in questo mio atto di fede con il destino, dimenticarmi di essere per lui solo un manichino ma un uomo con gli attributi che decide lui le regole del gioco.
Fanculo al mio passato, ai miei ricordi, ai miei attimi persi nel vuoto, a quella canzone non ascoltata fino ad ora, a quel senso di vertigine che non ho mai avuto…
Raffaele
auguri Raffaele!
Grazie mille Daniela, grazie del tuo pensiero 🙂
Sì può sempre cambiare…Si dice che : ” Il battito d’ali d’una farfalla 🦋 è in grado di provocare un uragano dall’altra parte del mondo “. Ciao…puoi sempre farlo e un po’ alla volta iniziare a ricostruirti…” In bocca al lupo “.
ci provo ma a volte mi manca la volontà e il coraggio di osare… bellissima metafora, non la conoscevo, grazie 🙂