Perdonatemi per la mia assenza.
Ma Novembre è stato un mese molto particolare e che faccio fatica a comprendere la sua natura che si è rivelata quasi autodistruttiva per il mio pensiero.
Ho avuto, infatti, una sorta di “crisi esistenziale della mia Felicità”.
E’ come se di botta ho perso la sua fiducia, le sue misure e non mi andava più bene il suo modo barocco di compiacere ad altrui persone.
Mi ha fatto mettere in discussione la mia leggerezza, il mio stile di interpretare i miei ultimi anni giovanili.
E così ho provato a ricamare nuove sfumature del mio essere.
Sono diventato più freddo, sarcastico e distaccato con la gente intorno a me, sia nei messaggi che nel mio approccio e calore umano.
Come un attore ho provato a vestirmi nei panni di un nuovo personaggio pirandelliano.
Ma alla fine le conseguenze di questa rivoluzione del cuore per poco non mi portavano alla morte della mia Felicità.
L’esempio calzante di questo balordo esperimento è stato quando ho rifiutato l’abbraccio di un ragazzo dell’oratorio durante una serata in Pizzeria venerdi scorso.
Li una volta tornato a casa mi sono fatto un esame di coscienza e ho capito che mi stavo comportando come un deficiente che non aveva capito, attimi prima, l’evoluzione della mia Felicità.
Eh si perchè Essa sta crescendo, sta diventando più matura e sta perdendo un pò di entusiasmo adolescenziale come è normale.
A 34 anni sto cambiando pelle e fisionomia al mio Pensiero.
Il Passato non può e non vuole intervenire in questa “Ristrutturazione” che mi ha accolto alla sprovvista ed io, impulsivo a livelli ormai critici, ho reagito in modo stupido.
Spero che il Tempo mi perdoni e mi dia una nuova possibilità…
Raffaele