Educazione.
Ci voleva educazione per Blanco davanti alla platea e davanti al Presidente della Repubblica.
Scusatemi se sono uno dei tanti che questa mattina vuole esprimere una opinione sulla “performance” del giovane cantante, ieri sera a Sanremo.
“Non sentivo la mia voce nelle cuffie” si è giustificato così un pò per imbarazzo e un pò per arrampicarsi sugli specchi.
Il buon Amadeus ha provato a metterci un pezza ma così facendo stava rovinando il vestito della serata fin qui andata benone.
Povero Ama! Dopo il litigo Bugo e Morgan un’altra gatta da pelare.
Di certo la musica italiana non ho bisogno di queste esibizioni isteriche e contradditorie anche perchè Blanco rischia di rovinarsi la sua immagine ben delineata dopo il trionfo dell’anno scorso e dopo i suoi innumerevoli successi che ha conquistato nell’ultimo periodo con il suo talento.
Ma la combinazione “genio e sregolatezza” a volte non è sempre vincente, anzi.
E’ giovane, ma a prescindere dall’età tutti abbiamo il diritto di sbagliare, tutti noi abbiamo dei momenti in cui per la rabbia “vorremmo spaccare tutto” ma dobbiamo saperla gestire per essere delle persone civili e migliori.
Spero che questo evento non rovini l’immagine di Sanremo 2023 che ci sta regalando delle emozioni come la presenza di Mattarella e il monologo sulla nostra Costituzione (davvero struggente) di Roberto Benigni.
Ovviamente a Blanco gli faranno una bella ramanzina come si può fare a un ragazzo della sua età ancora troppo acerbo per capire, forse, i suoi limiti e fin dove può spingere la sua voglia artistica.
Ma a tutto, appunto, c’è un limite.
Ci vuole solo un pò di educazione e di rispetto.
E spero che questo fatto possa far riflettere tutti i giovani che sposano e si innamorano di questi artisti ogni tanto “sopra le righe”…
Raffaele
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