Questa mattina sul Corriere della Sera nelle prime pagine c’è un articolo in cui si sottolinea e si delineano già le mosse possibili per un “dopo Papa Francesco” se quest’ultimo, viste le sue condizioni di salute, si dovette dimettere dal soglio pontificio.
Purtroppo nella mia immensa povertà spirituale ho sempre mal digerito di vedere il Clero come una casta e un luogo di tradimenti, stile corti nel Medioevo.
Non ho mai sopportato le divisioni interne alla Chiesa e le divisioni tra Cardinali che purtroppo l’attuale Pontefice non è riuscito a sanare.
La frammentazione ideologica e l’interpretazione del pensiero in seno alla Fede ci sono sempre state nella Chiesa e non ci deve meravigliare che vi siano anche nel ventunesimo secolo anche se ora risultano più marcate.
Purtroppo questo è uno dei tanti e innumerevoli motivi per il distaccamento spirituale di molti fedeli e se la Chiesa non troverà quanto prima una unità di intenti essa perderà la sua spinta evangelizzatrice che dura ormai da duemila anni.
Non so cosa pensare. Il clero è composto sempre da uomini e il peccato può o potrebbe penetrare nei loro sentimenti come l’invidia o la gelosia o la brama del potere… e se non c’è riuscito Bergoglio che è davvero un uomo coraggioso e umile di cuore allora forse la Chiesa passerà davvero un brutto periodo ma per fortuna solo nei “piani alti” perchè c’è per un buon numero di ragazzi e ragazze che al di là del male della Chiesa come Istituzione è ancora attratta dal Messaggio d’Amore rivoluzionario proposto dal nostro Signore Gesù Cristo… e a loro, a queste nuove creature che lo Spirito Santo deve emanare una nuova energia purificatrice che serve tanto alla Chiesa d’oggi…
Scusate il disturbo…
Raffaele
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