
Manca ancora tanto Tempo, una Vita, forse... Amaro
E’ il tempo dell’attesa, di quei attimi che sembrano non avere un confine diradati nei loro angusti spazi, labirinti che giocano con la nostra pazienza;
è il tempo degli addii con parte del nostro pensiero che vive comodo nella sua memoria che cerca consenso in un messaggio o una lettera non ancora spedita;
è il tempo di inventare un nuovo gioco, nuove regole, nuove disposizioni fisiche di un bacio, di una carezza o di uno schiaffo, capire dove condurranno, ora nel vento, le nostre lacrime impastate sui filamenti di un tramonto ancora incompiuto;
è il tempo di inventare nuove parole, nuovi modi per comunicare, poetare, immaginare nuovi orizzonti con cui litigare ed anche se sulla confezione della nostra anima c’è scritto “fragile” noi continueremo a sognare oltre l’ultimo spicchio di cielo visibile al nostro cuore…
Raffaele
Se solo potessi tornare indietro
diventerei già vedovo, vedovo delle mie emozioni
apolide in una terra di mezzo. Mi turba il riflesso di una gioia sporadica
e vestita delle sue ceneri detratte da un mare silente, impertinente
risulta l’immaginazione di una ricchezza ammutolita venduta nel vento
per tumultuosi sogni di bianco segreto. Tornare con l’animo grezzo
e avvezzo a un angelo straniero che mi tende la mano nonostante la mortalità
che eviti ogni contatto con l’ampiezza uniforme di una gravosa felicità…
Raffaele
(Lettera a Giuseppe Melchiorri)
Mi stupisce della “lentezza” del comporre del grande Giacomo Leopardi. Io invece sono completamente l’opposto. Quando compongo una poesia devo subito tradurre l’ispirazione e il pensiero creativo in parole e riempire quello spazio vuoto del foglio. Raramente lascio un opera incompiuta per molto tempo, rischio di perdere il filo creativo che mi univa ad essa, entro in un labirinto in cui la mia memoria non si supporta. A volte si, ritorno e do qualche ritocco a qualche poesia perchè mi sono venute nuove parole molto più belle da inserire… pochi ritocchi, senza travolgere l’originale mia creative. Il dilazionarsi del tempo creativo in parte mi danneggia, mi concentro in quel giorno solo ed esclusivamente per quella poesia, confluisco ogni stato d’animo e sentimento per quella poesia e a volte danneggio le ulteriori sfumature del mio pensiero…
e voi quale tecnica usate nel comporre una poesia? Siete stile Leopardi?
Buona giornata 🙂
Raffaele
Assicurarsi l’ingresso
nell’isola di un tuo prezioso silenzio
tempo caotico nel suo attimo silenzioso.
Il mondo vorrebbe proibire, censurare
la sua luce per pavimentare fioriture di emozioni
nello squarcio di inconsuete linee evocative
della misura del tuo orizzonte. Timidamente
accudire il segreto, di questo silenzio
di una profonda intesa, di un rituale che sperimenta
l’amore allo scoccare di un bacio elegante. Estemporanei gesti,
sfogliati in verticali equilibri, in cui ti perdi…
consapevolezza di se, ma che amo, nell’inaugurazione di una nuova veste
che issa il suo spirito
sobria, comoda… una nuova poesia
in un sapente silenzio estivo…
Buona Vita 🙂
Raffaele