Le mie vere attese non sono quelle che devo fare alla posta per pagare un bollettino o dal dentista per una delicata ricostruzione di un dente oppure quelle davanti alla tv per vedermi una partita di calcio o quelle al bar per un caffè o all’edicola per un giornale…
le mie vere attese sono quelle che delineeranno la mia vita ormai entrata in età adulta per capire cosa voglio fare davvero di essa: se un opera caritatevole oppure un souvenir con cui abbellire questo mondo; le mie vere attese saranno legate alla mia visione di una Fede che mi renda un ragazzo più cordiale, anche più emotivo e meno freddo degli ultimi tempi, di un ragazzo che sappia mettere al centro del suo lungo e intricato percorso il suo cuore, seppur ancora acerbo e poco ben costruito sin dalle fondamenta…
le mie vere attese saranno quelle di riscoprirmi un essere unico, un pezzo unico e non un manichino da uso e rigetto. Stanze dei miei pensieri sempre nuove e profumate e che non abbiamo più quel sentore di chiusura e di vuoto che stanno accompagnando i miei primi giorni d’estate… di saper tendere la mano con gioia e devozione al mio destino, di non aver paura di essere felice, di non essere così pigro per dormire tutto il giorno e non assaporare le bellezze di queste giornate anche le più semplici come leggere una poesia sorseggiando un caffè a colazione o prendendo la mia Bibbia e recitando i Salmi….
le mie vere attese non sono predefinite e istituite… possono essere liquide ma comunque mai prive anche di quel timore che allieta il mio carattere poco propenso alle sorprese… perchè ogni giorno non sia uguale all’altro, che ogni giorno sfidi le dinamiche spazio-temporali e diventi una nuova Vita, un nuovo tuffo in mare, un nuovo modo di perdonarmi e di amarmi…
Raffaele
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Thè al limone…
Sono periodi un pò, prive di nuove perlustrazioni della mia vita rinchiusa dentro una goccia di sudore di questa estate imminente. L’estate è un periodo in qui il mio silenzio viene fuori ed inizia e emanare le sue sentenze…
E’ un periodo in cui sto facendo i conti con la storia del mio destino, cercando di trovare in fondo a un pozzo un pò di ingenua speranza… tra sogni duraturi come un tuffo in mare e attimi di felicità ancora da tradurre mentre sorseggio un bicchiere di thè al limone.
“Skam” in parte mi ha regalato in parte quelle emozioni vissute nella mia adolescenza chiedendomi se a 32 anni posso ancora avere quella libertà stroncata dalla mia ragione persa nella lettura tra le mille pagine di libri ancora impolverati e stagionati… se ancora quella musica che sento in fondo alla mia stanza serva a sperimentarmi ancora un pò, se un messaggio di lei mi fa ancora emozionare e pensare.
Non ho intenzione di ritornare bambino, la vita non aspetta da me passi indietro ma coraggio e forza d’animo per andare ancora contro vento senza riservarmi nessuna lieve entità di pentimento. Devo rispettare anche il respiro delle vite degli altri: amici, parenti e anche sconosciuti. Perchè quando mi guardo ancora allo specchio mi chiedo ancora chi ci sia dall’altra parte del mondo, se esso ancora mi appartiene o nocivo come ossido di etilene.
L’estate, il caldo, la ricerca di fresco, la ricerca di un piccolo fanciullo che sogna di essere un bravo portiere di Serie A o un attore comico con cui far sorridere le persone a me care…
capirmi, tutto qui…
Raffaele
Stranezze del mio essere…
Che io sia un tipo strano lo sanno pure gli abitanti del polo Nord ma a volte mi stupisco e mi meraviglio dei miei stessi, ingombranti e pesanti, pensieri.
Questa Natale lo passerò, dopo un bel pò di tempo, con le mie sorelle. Tutta la mia famiglia sarà riunita in queste sante festività. E’ vero che la mia vita, allo stato attuale, risulta piatta e che le mie attuali riflessioni sono di poco conto: frivole e a volte insensate alle leggi del tempo. E’ che quando si avvicina il Natale iniziano le mie preoccupazioni circa la mia salute, le mie condizioni di salute.
Tranquilliiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii sono sano come un pesce… solo che gli anni passati in questo periodo mi sono sempre beccato l’influenza!
Allora via con le mie misure precauzionali: niente partite di calcetto, mi regolo quando farmi la doccia, porto il cane a spasso nell’arco del giorno in cui fa meno freddo o meno vento, evito di salire nel pomeriggio nei piani superiori della mia casa per via dell’eccessiva umidità ecc…
sono un tipo strano verò?!
Che poi alla fine un pò me le vado a cercare… portandomi sfortuna da solo. Tanto ho capito che non sono io che comando il mio tempo, non sono io a decidere quando starò bene o starò meno bene…
vivi e lascia vivere! per ogni cosa c’è sempre un rimedio… un bel sorriso e tutto passa… purtroppo un pò me ne vergogno di questo post. Ci sono persone che hanno Veri problemi, che lottano ogni giorno “per un pezzo di pane” e spesso mi lamento e ci lamentiamo per cose che per gli altri risultano essere facili come bere un bicchiere d’acqua…
e che spesso i miei pensieri mi imprigionano in antefatti o sceneggiature della vita che risultano essere poi alla fine vaporose… se poi mi programmo, ora per ora, un viaggio in treno… perchè non so dare senso al mio tempo…
il mio reale problema…
è vero che ogni problema è decifrabile in maniera diversa da ogni persona ma per l’anno prossimo vorrei impegnarmi di più per avere preoccupazioni veramente più serie e non scherzose come quelle appena elencati… perdonatemi il mio paradosso…
dare meno preoccupazioni alla mia famiglia per via di anno non molto produttivo per la mia esistenza… e chi se ne frega, allora, di un malanno di stagione…
imparare a sorridere…
Raffaele
Scelta
La scelta. Quella di cambiare. Di limare i propri confini o di bandire dentro di me un nuovo mondo. Cambiare la serratura della porta del mio cuore. Cambiare il modo di respirare e di professare la mia esistenza. Un salto nel buio, un passo ai piedi di una pozzanghera, il vento che provoca la mia fragile pelle, i miei occhi che non sanno più dove lacrimare,
la scelta…
Raffaele
Voglie del tempo
Stranamente e in maniera del tutto inusuale sto lottando e litigando con il mio tempo. Perchè c’è ne sempre poco e ho una strana e intensa vitalità. Anche se la mattina sono un diesel e prima di capire che sono ancora al mondo ne passano di minuti, anche se mi devo impegnare più assiduamente per un concorso di cui nutro poche speranze di successo. Io che amo lo sport vorrei seguire tutte le mie discipline preferite: calcio, rugby, volley e basket. Per esempio stasera mi vedrò una partita del campionato femminile di pallavolo, sabato i mondiali di rugby, domenica pomeriggio andrò al campo comunale per assistere alla partita delle ragazze del Salento e nella serata un pò di basket. “Ho una voglia di fare” anche se non del tutto risulta produttivo. Ho ripreso in mano il mio blog seguendovi anche dal mio cellulare, ho scritto parecchi appunti di poesie, ho ascoltato un pò di musica come l’ultimo album di Niccolò Fabio “Tradimento e Tradizione” e poco dopo aver finito di pubblicare questo post dedico, prima di studiare, un pò di tempo per la musica classica… Ho questa strana energia, ripeto anche se la mattina risulta un trauma emotivo il mio risveglio. Vorrei fare tutto ma il troppo storpia.
Sto leggendo molto tra riveste e libri vari, l’ultimo per esempio di Lorenzo Marone “Un ragazzo normale” che già nelle prime 30 pagine mi sta attraendo nella sua narrativa…
Spero che questa mia calda emotività non si spenga nel giro di qualche giorno o che risulti poco utile come un soffio di vento in un giorno d’estate…
bhò… ormai mi sorprendo ogni giorno e capirmi davvero è diventata la mia attuale missione…
Buona giornata!
Raffaele