La Vita è bella e me ne accorgo quando esco fuori
da un letargo emotivo che poi mi ha tolto il sonno
rendendo più puliti i miei occhi che ancora non hanno visto abbastanza,
non hanno vissuto abbastanza il lento andare delle mie prigioni.
La Vita è bella e me ne accorgo dalle fusa di un gatto,
da un piccolo germoglio che nasce da una terra secca e arida,
da un libro dimenticato sullo scaffale il cui racconto
mi proietta verso un inascoltato destino.
La Vita è bella e me ne rendo conto quando sento mio padre
passare l’aspirapolvere in salotto, quando sento il profumo di un pane appena sfornato
quando rimango incanto dal suono da un pettirosso che si affaccia sul balcone di casa mia.
La Vita è bella anche quando il dolore rimane su in superficie
e spettina ogni mia pura gioia, enfasi del perdono,
quando le forze vengono a mancare e le lacrime altro non sono
un luogo dove approdare senza la paura di scambiare i colori del mio arcobaleno
perchè so che dopo la pioggia ritorna per principio umanistico sempre il sereno.
La Vita è bella quando mi accorgo di non avere più niente
nemmeno un paio di calzini da mettere in valigia…
ma partire via di qui, lontano dal mio torpore,
lontano da un mio imbarazzante, del cuore, rumore…
Raffaele