Ricomincio da ciò che mi rende davvero felice. La scrittura. Il mio gioco con le parole. Il mio lento danzare in emozioni vertiginose a cui cerco di dare una profonda forma vitale. E’ bello quando le persone seguono le mie storie sui social, creare riflessioni… perchè la poesia è l’aria grezza che respiriamo al mattino. Certo a volte nella mia testardaggine cerco di imporre tendenze inopinabili, infatti solo qui risulta essere la vera casa delle parole. Su instagram e facebook predomina la potenza, a volte illusoria, dell’immagine. Ma è bello quando un nutrito, per me, numero di amici o semplici conoscenti apprezzano i miei pensieri anche se durano solo il tempo di un battito di ciglia…
Ricominciare da ciò che da serenità…
le mie ansie e le mie paure resteranno delle buone compagne di viaggio che spero non mi distraggano troppo nel mio nuovo percorso…
La Vita?
Un luogo misterioso. Oro fuso. Un luogo dove poter esplorare le nostre fragilità, liberi. Educando ogni forma di gentilezza. Un lungo e impervio sentiero che dopo lunghe camminate ci porta a scoprire un orizzonte audace e che rispecchia la gioia di essere qui, frammenti di luce di un’opera d’arte…
Note non ancora levigate prima del passaggio di stelle cadenti, una conquista di fogli bianchi intrise di storie inedite…
Perchè essere e restare educatore sin dentro ogni più vellutato pensiero è una scelta fatta con quel rudimento di cuore che ancora mi ritrovo. La ragione non c’entra, la logica non rientra nella sfera emotiva, un sentimento non segue percorsi prestabiliti da un navigatore. Bisogna vivere di attimi, di momenti di sconforto e a quelli di gioia estrema sempre credendo che solo con loro il cielo diventa la casa della mia felicità. Essere educatore vuol dire accettare una sfida, una salto nel buio, firmare un patto senza sapere che tipo di compenso ti verrà elargito nell’avvenire perchè sono loro che ti tracciano innocentemente il tuo futuro. Perchè ci sarà sempre qualcuno che ti dirà “lascia perdere non ne vale la pena, ma chi te lo ha fatto fare… pensa ad altro…” perchè essere testardi e far nascere nuovi e liberi fiori sotto strati di cenere aspettando una primavera che per pigrizia non vuole conoscere un nuovo giorno forse è quella la giusta strada da intraprendere… Perchè essere educatore vuol dire prendervi il vento in faccia in una giornata uggiosa ma anche donare raggi di sole nelle notti d’estate a ciò che ti rendono la vita anche un pò pazza e bizzarra… E’ passare le serate in pizzeria, sono gli allenamenti pallosi di pura tattica, è perdere la voce ad ogni partita di campionato, è credere che quel che si fa non è mai tempo perso…