Poesia e destino,
fuori a pensarti,
fuori da questo finestrino
di un tempo fuori tempo
da queste parole affamate
poco amate e non brillanti come un diamante.
Distante, latente, inconcludente di scavare
un abbraccio solo per una notte…
per una notte… fuori da questo destino
un listino di cose da fare
e chilometri da macinare per sfiorarti…
Raffaele, poesia istantanea
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Figlio unico
Guardarmi più dentro fin dentro le incrostazioni dell’anima,
un saluto fugace, sapore di antrace, ci capiremo quando le nostre parole evaderanno da questa attesa, non ho nessuna pretesa di essere figlio unico perchè dimentico di contare i battiti, paura di camminare solo, non so leggere le indicazioni stradali, il destino seduto su una panchina a bere alcol…
Guardarmi più dentro fin che finisco di mangiare patatine fritte,
come fai a non dimenticarmi in una immagine di creta che rompe ogni riflesso deterso in questa parole dure come il pane che uso per limare i denti per mordere questa realtà, perchè non sono bravo a giocare in difesa, sono figlio unico…
Raffaele
Non credo…
Non credo di esserci.
Di viverci ancora dentro.
Una fiaba alla ricerca di una morale,
di un finale in continuo divenire…
va a finire che il cielo risulti essere il mio rifugio
e nascondermi sotto le nuvole in tutto che vuole dileguarsi…
avere il presagio del calore di un nuovo giorno!
Raffaele
Non capisco…
Non capisco perchè sei apparsa solo ora tra i miei pensieri. Me lo chiedo sapendo di non avere mai una risposta, nemmeno quella racchiusa dentro un like o una visualizzazione e se sarai solo una distrazione lo vivrò a mie spese contando le chiese in cui andrò a deporre una mia preghiera ora che si fa sera…
Raffaele
Illusione… – poesia istantanea
ed ho scoperto tra le carte di questa vita di essere solo una fantomatica illusione che annebbia tutto il contrario di tutto, che percuote il futuro solo per avere una residua rivincita nel passato. Non ho mai tirato troppi secchi d’acqua nel mio mulino e i miei sogni rimangono troppo esposti sul corrosivo vento d’amianto. Un pianto non può cancellare ciò che non ho mai mitigato su questo confine di esilaranti parole confinato. Filo spinato per non evadere da altrui premura, da questa arsura che sradica le radici del mio essere. Un leggero malessere e riprendo vita contrita di amabili canti le cui muse ormai tardano ad assiepare le mie notti…
Amaro