
Vorrei chiedervi scusa per questa mia momentanea assenza dal blog. Giorni di riflessioni dove il pensiero del mio tempo e del mio mondo ha riempito lo spazio intorno a me 🙂
Di cosa parlo? Bene aspettate un attimo… ah si! Come non posso non raccontarvi del mia monumentale e fantasmagorica e colorita per certi versi nel proseguo della mia piccola e veniale figura del cavolo con un passante che mi ha chiesto gentilmente una indicazione stradale. Ecco rispondere a dei comuni e innocenti cittadini circa delle indicazioni su paesi, luoghi come pizzerie, edifici di vario genere diciamo… che è una mia piccola paura. Esageratooooooooooooo! Si! All’ennesima potenza. Abito su una via principale del mio piccolo paese e ogni qualvolta che porto a spasso Birillo, il mio cane, mi ritrovo spesso a dover dare delle semplici informazioni. Appena vedo che una macchina tende a rallentare la sua corsa e il tipo al volante abbassa il finestrino della vettura, un brivido mi percorre la mia schiena. Il motivo??? Sono semplicemente negato e un totale idiota nel dare e fornire indicazioni stradali. Come nel caso della persona citata all’inizio del post: era, credo, un operaio di una ditta di costruzioni edili, io ero all’incirca nei pressi di un benzinaio. Lui mi fa:” Capo, per….. dove devo andare?” io alquanto sicuro e deciso (strano, di solito vado in perenne tilt) gli rispondo :” allora, prenda quella strada, esca da li, poi prenda…”. Lui mi ringrazia per averli fornito una preciso e corretta informazione e se ne va via soddisfatto, conscio di aver risolto il problema. Solo… che… il mio piccolo neurone al momento del misfatto era in pausa caffè… solo dopo pochi minuti mi sono reso conto di aver confuso un paese per un altro e di aver mandato quel povero martire nel punto diametralmente opposto all’originario paese che mia aveva chiesto. Ma tanto chi se ne frega, capita a tutti di sbagliare, certo… uno, due, tre… io tendo, salvo miracoli a dare nel pallone, perchè tendo a confondermi facilmente, una sorta di panico moderato. Un problema c’è: conosco poco il mio paese, le sue vie, le sue case. Sono bravo ad uscire fuori, a passare le serate in locali, pizzerie, che spesso, come dice mio padre basterebbe anche prendere la bici (che prende polvere sotto la cantina) per passare un pò di tempo a conoscere meglio il paese che da 28 anni mi ospita. E qui ci sarebbe da aprire un capitolo, uno spunto, un tema da approfondire in un prossimo post: “Come impieghiamo il tempo noi giovani e conosciamo veramente le nostre radici?” Conosco solo le principali strade del mio paese e basta. E le figure le faccio, sempre e comunque.
Mannaggi, mannaggi, mannaggi….
E voi vi capita questo genere di figure??? 😀
Buona giornata! 🙂
Raffaele